I bunker tornano a vivere

Un nuovo percorso turistico sulle reliquie di guerra - 5 January 2015

MESOLA – Il Comune di Mesola è ormai pronto ad offrire ai turisti una nuova emergenza turistica: i bunker risalenti alla seconda guerra mondiale. Parliamo del’impegnativo percorso che ha portato a questa nuova opportunità per i visitatori con l’assessore alla cultura Lara Fabbri.
“Da anni il Gruppo mappe di Comunità, coordinato dalla funzionaruia della provincia Giuliana Castellari e supportato dall’Amministrazione Comunale, ha iniziato uno studio sui bunker presenti nel territorio di Mesola, unici nel loro genere, poi sono stati consultati gli storici Paticchia e Baglione che hanno approfondito l’argomento con il libro dal titolo “Sulle tracce della linea Gotica” ed infine l’Amministrazione Comunale ha candidato un progetto al programma interterritoriale “Tur Rivers” sottoscrivendo una convenzione col il Gal Delta 2000, ha ottenuto un finanziamento per il bando 2007/2013 e realizzato un intervento, da parte dall’architetto Azzurra Carli, con le fotografie della fotografa Francesca Occhi”.
Cosa ha previsto il progetto?
“Il recupero di due manufatti: uno è stato riportato alle condizioni in cui si trovava in epoca bellica e l’altro ripristinato ad uso ad abitazione civile, come fu veramente per alcuni dei fortini costruiti all’epoca. I lavori termineranno nel mese di dicembre e sarà possibile fruire di un percorso turistico in cui si visiteranno i bunker: alcuni solo dall’esterno altri anche all’interno presenti nella pineta del Fondo dove se ne contano una decina ma non è stato possibile al momento mapparli ancora tutti. Questo è un progetto che si allaccierà in futuro ad un altro europeo inerente la Linea Gotica”.
Qual è la particolarità di questi recuperi?
“L’aspetto originario dei bunker è rimasto intatto attraverso un restaturo conservativo e si legherà alla realizzazione di un eco-museo che diventerà istituzionale. E’ previsto un allestimento interno ai due bunker attraverso un innovativo sistema audio e video capace di svelare, attraverso la riproduzione di suoni ed immagini ma senza l’uso dell’energia eletrrica, la vita che gravitava intorno a questi manufatti”.
Da rilevare anche che, negli scorsi mesi e proprio in virtù di questo progetto, un gruppo di appassionati provenienti dal Museo della 2a Guerra Mondiale del Fiume Po di Felonica (Mantova), è giunta con automezzi dell’epoca, poi esposti in Piazza Umberto I° a Mesola, ed ha visitato i fortini.

Lorenzo Gatti


CLICCA QUI per Condividere l'articolo su Facebook. Ci aiuterai a migliorare

condividi incontri su twitter CLICCA QUI per Condividere l'articolo su Twitter. Per darvi un servizio migliore.


© copyright 2012-2017, Il Mesolano