MESOLA – Non sono passati inosservati, con le loro divise rosse, ai tanti visitatori che passeggiavano per la 27 a “Fiera dell’asparago”, gli atleti dell’Asd Ronin Spochan di Ariano Ferrarese, ritornati dal XV campionato italiano di sports chanbara, un’antica arte marziale giapponese, carichi di medaglie. Si perchè gli atleti mesolani, anche inaspettamente per loro stessa ammisione, hanno fatto incetta di titoli al Palatulimieri di Salerno lo scorso 23 aprile agli assoluti nazionali di questa arte schermistica del medioevo giapponese, definita lo sport dei samurai. Gradito quanto inatteso il festeggiamento in Piazza S. Spirito da parte del sindaco Gianni Padovani, del vice Dario Zucconelli, dell’assessore al Turismo di S. Miniato Giacomo Gozzini, ospite del comune mesolano, col quale il paese toscano è gemellato, in occasione della sagra, e del pubblico ai “samurai” di Ariano. Gli atleti del gruppo sportivo, che si allena in uno spazio presso l’oratorio di Ariano Ferrarese solo dallo scorso ottobre, hanno sbancato Salerno con Maurizio Moschini, di Mesola, vincitore, nella categoria veterani, del bronzo nella specialità kihon dousa (forme) e nel choken morote (spada a due mani) e dell’oro nel tate choken (spada e scudo) ma soprattutto che, nella stessa categoria, si è laureato grand champion datotsu (combattimento) e cioè campione dei campioni di specialità . Altre soddisfazioni sono arrivate da Saimon Fortina, gorese di nascita ma arianese d’adozione, diventato campione italiano, nella categoria assoluti maschili, nel tanto (coltello) e da Fabio Mainardi, sempre di Ariano, arrivato terzo nella stessa specialità . “E’ con grande soddisfazione – ha affermato il primo cittadino – che premiamo questi atleti che hanno rappresentato il nostro comune ai campionati italiani; forse eravamo tutti lontano dal pensare che, una realtà così piccola come la nostra, producesse delle eccellenze in uno sport così particolare, speriamo sia solo l’inizio di numerosi successi e che sia di buon auspicio per i loro prossimi appuntamenti sportivi”. Che saranno per i “diavoli rossi” una gara a Piacenza il prossimo 4 giugno e, soprattutto, se manteranno le attuali posizioni che hanno nella classifica italiana, per Fortina e Moschini, e se salirà nel ranking, anche per Mainardi, i campionati europei di Velletri il 28 e 29 ottobre, dato che alla rassegna continentale saranno convocati i primi 10 della categoria assoluti e i primi 5 di quella veterani.
Ma come è nato il connubio tra questa arte marziale, ancora poco conosciuta in Italia e più diffusa al Sud, ed Ariano e da dove deriva questo exploit sportivo dei “samurai” arianesi? Lo abbiamo chiesto a Saimon Fortina, presidente e maestro dell’Asd Ronin Spochan, che, come detto, si allena presso l’oratorio di Ariano. Ed ora anche campione italiano, nella categoria assoluti maschili, nel tanto (coltello). “Io ho iniziato col judo – spiega Fortina – e sono cintura nera 2° dan ed istruttore di questa disciplina. Ad uno stage, due anni fa, ho conosciuto un maestro di sports chanbara che mi ha proposto di provarlo e così sono andato a Piacenza dove l’ho imparato e ne sono diventato cintura nera ed istruttore”.
Come avete iniziato l’attività del gruppo? “Lo scorso anno io e Maurizio (Moschini, ndr) ci allenavamo presso una palestra di Bosco poi, a settembre, abbiamo fatto un’esibizione al palio di Ariano che ha suscitato interesse ed il mese successivo abbiamo iniziato l’attività dell’associazione nella nostra attuale sede di Ariano. A febbraio abbiamo organizzato i campionati italiani del Nord Italia al palazzeto dello sport di Ariano Polesine dove io ho conquistato il titolo di choken free, cioè spada lunga; il 5 marzo abbiamo fatto uno stage nazionale, sempre a Salerno, per le selezioni in vista dei campionati italiani ed infine il 23 aprile abbiamo partecipato agli stessi”.
Si aspettava così tante medaglie? “Sinceramente no – risponde Fortina che è anche il coordinatore federale per l’Emilia Romagna di questo sport – siamo andati tutti a medaglia, me ne aspettavo una ma non così tante”.
Quanti atleti conta il vostro gruppo e perchè questo nome, ronin? “Adesso siamo in dieci ed il nome, che significa samurai senza padrone, incarna bene lo spirito di questo sport”.
Perchè lo sports chanbara e non altre discipline? “Perchè è nuovo, immediato, non pesa, lo si pratica in libertà e la gente viene”. Ad amplificare l’impresa di Maurizio Moschini, vincitore di quattro medaglie ai campionati italiani, è il fatto che era l’unico a non essere cintura nera , ma marrone, tra gli atleti coi quali si è misurato. “Non mi aspettavo di tornare con così tante medaglie – spiega Moschini – ma ero carico grazie ad un grande maestro (Fortina, ndr) e ad un grande gruppo. E’ stata una grande soddisfazione”. E l’exploit lo ha fatto anche Fabio Mainardi, cintura gialla, bronzo nel tanto (coltello) a Salerno. “Ho cominciato questo sport quasi per scherzo – afferma – ai campionati del Nord Italia ad Ariano Polesine ho conquistato il bronzo nel kodachi, vale a dire spada corta, e non me lo sarei mai aspettato. Ai campionati italiani assoluti è stata una bella esperienza sia sportiva che per quanto riguarda l’affiatamento del nostro gruppo”. Per informazioni sull’Asd Ronin Spochan, telefonare al 329-3159453 oppure consultare la pagina Facebook dell’associazione.
Lorenzo Gatti