MESOLA – Anche i 19 lavoratori della sede mesolana dell’ex Mercatone Uno, oggi M Business Srl in amministrazione straordinaria, godranno ovviamente della la Cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale a seguito di cessazione dell’attività decisa nei giorni scorsi presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e destinata ai 278 lavoratori totali dell’ex gigante aziendale. L’incontro, in videoconferenza, che ha stabilito il nuovo ammortizzatore sociale ha visto la partecipazione del Ministero dello Sviluppo Economico, delle Regioni interessate territorialmente dalla crisi dei punti vendita ex Mercatone Uno e dell’ Anpal, l’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro. La consigliera regionale PD, Marcella Zappaterra, ha salutato con favore questa decisione. ” Grazie all’impegno delll’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Lavoro Vincenzo Colla, – spiega la Zappaterra – la nostra regione, tramite l’Agenzia regionale per il lavoro, si muoverà su tre fronti a favore di questi lavoratori: la cassa integrazione straordinaria appunto, la formazione e la ricollocazione dei lavoratori ancora senza occupazione e l’agevolazione delle procedure di eventuali manifestazioni di interesse da parte di nuovi imprenditori, per l’acquisto dei punti vendita dismessi. Quindi si muoverà lungo tre direttrici: sostegno, protezione sociale ed impegno. Poi la Zappaterra aggiunge: “E’ una buona soluzione in un periodo difficile, – dice la consigliera regionale – abbiamo dato un sostegno ai lavoratori e non li abbiamo lasciati soli. I lavoratori della sede di Mesola? Il Delta è uno dei territori più fragili e le opportunità di lavoro sono inferiori ad altre aree o alle città . Le misure prese sono importanti anche per questo motivo”. Nella regione Emilia-Romagna i lavoratori dei punti vendita ex Mercatone Uno sono così suddivisi: Bertinoro (26 dipendenti), Bologna Navile (38), Ferrara (35), Mesola (19), Rimini (27), Rottofreno (24), Rubiera (9), Russi (42) San Giorgio di Piano (15) ed Imola (43).
Lorenzo Gatti