Nasce la medicina di gruppo

Presentata la nuova rete tra i medici di base - 4 April 2017

MESOLA – “Per la sanità di Mesola è un giorno storico”. Così il sindaco Gianni Padovani ha chiosato la conferenza stampa di presentazione del servizio di medicina di gruppo, partito lo scorso 7 marzo, svoltasi ieri mattina presso la sala consiliare. A presentare questa nuova rete creata dai medici di base del territorio, oltre al sindaco, gli assessori comunali Elisa Bellini e Michele Gatti, il direttore generale dell’Asl, Claudio Vagnini, il direttore del dipartimento di cure primarie Sandro Guerra, i medici condotti Alessandra Fabbri, Angela Di Bari, Imer Arveda, Claudio Vincenzi e Natale Vita, l’infermiera professionale Catia Fogli e, per Anteas, Cesare Guzzon. “Questo è stato un progetto frutto di forza e perseveranza – ha detto Padovani – per il quale vanno ringraziati specialmente l’assessore Elisa Bellini ed il dottor Gianni Serra. E’ un punto di partenza per la sanità locale”. Poi Vagnini ha descritto il servizio che comprende i comuni di Mesola e Goro:”E’ un progetto di medicina in rete avanzata che va verso la popolazione – ha affermato – e che coinvolge i medici di base indispensabili per una medicina territoriale indirizzata a gestire la cronicità di alcune patologie; i pazienti potranno essere presi in carico da professionisti, medici ed infermieri. La medicina di base significa aiutare le persone, questa è un’esperienza già sviluppata in altre aree della provincia che dovrà implementarsi con l’assistenza domiciliare integrata. Vogliamo garantire alle persone un’assistenza sanitaria primaria sul territorio, la più vicina alla gente, in un processo virtuoso che mira a migliorare un’assistenza sanitaria sempre più precisa su patologie croniche”. Per Guerra, che ha redatto il progetto, “un aspetto fondamentale di questa medicina di rete avanzata sarà l’assistenza primaria a domicilio realizzata da professionalità diverse con aspetti gestionali sulle cronicità in un’assistenza omogenea sul territorio. Il valore aggiunto per un territorio così vasto sarà una forte integrazione tra medici ed infermieri per una gestione proattiva al fine di generare percorsi verso strutture sanitarie “. Nello specifico, l’orario dei medici di base sarà esteso, a turno, fino alla settima ora, cioè fino alle 19,00 ed ogni medico potrà disporre a terminale delle cartelle di tutti i pazienti; inoltre gli infermieri, grazie alla collaborazione con Anteas, la quale risulta essere flessibile e competente, che coprirà due ore per turno più una coperta dall’Asl, saranno a disposizione dei pazienti come i medici per una gestione dei pazienti, specialmente di quelli cronici e fragili. Per Vita “l’esigenza di coprire un territorio così ampio fino all’inizio del servizio di guardia medica era emersa dagli stessi medici di base e questo servizio favorirà la cosidetta “medicina d’iniziativa”, cioè solleciterà i pazienti più trascurati a svolgere le indagini mediche periodiche”. Per la Fogli “rappresenterà un aiuto in più al territorio” e per Guzzon “potrebbe sfavorire la mobilità passiva, cioè lo spostamento degli utenti verso altre regioni “.

Lorenzo Gatti


CLICCA QUI per Condividere l'articolo su Facebook. Ci aiuterai a migliorare

condividi incontri su twitter CLICCA QUI per Condividere l'articolo su Twitter. Per darvi un servizio migliore.


© copyright 2012-2017, Il Mesolano