MESOLA – Un’estate densa per i lavori del nuovo Consiglio Comunale. Due le assise tenutesi a luglio: quella del 9 e quella del 30. Dopo la prima, è diventata sempre più concreta la realizzazione della cosidetta “bretella” congiungente Via Cristina con Via Palmiro Togliatti a Bosco con l’approvazione in consiglio, maggioranza favorevole ed opposizioni contrarie, del progetto definitivo di questa nuova arteria. Ma la seduta, che vedeva la sola assenza di Valentina Bonazza (Mesola Cambia) tra le minoranze, era cominciata con l’interpellanza di Luciano Tancini (Centro Destra Unito) sulla condizione di Via Boschetto invasa dalla vegetazione e con la carreggiata degradata; a ciò il sindaco Padovani ha risposto che l’indomani avrebbe incontrato il Presidente della Provincia Paron per discutere il problema in quanto la strada è comunale ma le pinete ai lati sono di competenza provinciale. Numerosi i chiarimenti richiesti dalle minoranze al responsabile del settore servizi finanziari e tributi, Tiengo, relativamente alla variazione al bilancio preventivo che è passata coi 9 voti della maggioranza contro i due contrari del Centro Destra Unito e l’astensione di Ragazzi. Il punto saliente della serata era rappresentato pero’ dalla votazione sul progetto definitivo della “bretella” Via Cristina-Via Palmiro Togliatti che richiedeva una variazione al Piano Regolatore Generale Comunale e l’avvio delle procedure di esproprio. Se Tancini, che però avrebbe auspicato l’illustrazione del progetto alla cittadinanza, ha presentato due emendamenti relativi alla realizzazione di aree di sosta e parcheggi, Ragazzi ha pesantemente contestato l’opera sostenendo che non sia stato eseguito alcuno studio di fattibilità che la supporti, che si proceda prima della dichiarazione di pubblica utilità , che l’offerta del professionista non sia congrua e che non si possa urbanizzare un’area privata con fondi pubblici in quanto è prevista una lottizzazione. Quindi per il capogruppo di “Mesola Cambia” questa variante, sconfessata anche dallo stesso RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio, ndr), rappresenta palesemente una violazione della legge. Invece per il primo cittadino l’iter dell’opera è appropriato ed è possibile andare in deroga al PRGC. La proposta è stata approvata coi 9 voti della maggioranza contro i 3 contrari delle minoranze. Nella seduta di fine mese invece la frizione tra maggioranza ed opposizione si è consumata relativamente al recupero del Palazzo Ottagonale di Ariano Ferrarese, lo storico edificio di proprietà del Consorzio di Bonifica. La lista “Mesola Cambia” ha contestato la variazione d’urgenza al bilancio comunale di 240.000 euro richiesta proprio per riqualificare l’immobile che è in fase di ristrutturazione grazie ad un contributo, totalmente a carico della Region Emilia Romagna, di 495.000 euro. La lista guidata da Carlo Ragazzi ha criticato l’aggravio delle spesa, che passerà da che 495.000 euro a 735.000, ed inciderà sulle casse comunali per evitare di perdere il finanziamento regionale. Per rispondere a questa eccezione, il sindaco Gianni Padovani ha detto che prima la ditta che cominciò il recupero fu cambiata perchè i tecnici non ne ritenevano il lavoro adeguato poi il tetto dell’immobile ha presentato una situazione di criticità elevata e si è dovuti intervenire in modo più rilevante e di conseguenza dispendioso. Per cui, per evitare la perdita del finanziamento, si è dovuto correggere la spesa ricorrendo ai fondi comunali.
Lorenzo Gatti