La riapertura del “castelletto”

Villa Ottagonale torna a splendere - 10 August 2021

ARIANO FERRARESE – “Il castelletto” ha aperto le sue porte e si è svelato al pubblico nella propria magnificenza. Dopo un lungo ed impegnativo recupero, la Villa Ottagonale è stata inaugurata pochi giorni fa in una giornata molto attesa dall’Amministrazione Comunale rappresentata dal sindaco Gianni Michele Padovani, dal vicesindaco Elisa Bellini e dagli assessori Lara Fabbri e Fabio Massarenti. Insieme a loro, Stefano Calderoni ed Alessandro Bondesan del Consorzio di Bonifica, proprietario dello splendido edificio, l’assessore regionale Paolo Calvano, il consigliere regionale Marcella Zappaterra, i volontari della Pro Loco arianese col presidente Dario Zucconelli, l’architetto Amos Maccapani , autore della ristrutturazione, il presidente di Delta 2000 Lorenzo Marchesini e lo chef Stefano Callegaro, vincitore di Masterchef 4, che ha proposto alcuni dei suoi piatti ai numerosi ospiti. La sala al primo piano è stata dedicata ai pittori arianesi Nevio Nalin ed Alfredo Zanellato e diventerà sala per mostre d’arte. “Questo edificio è del 1854 – ha affermato Padovani – ed è stato ristrutturato grazie ad un cospicuo finanziamento inserito nel PSR (Programma di sviluppo rurale, ndr) 2014-2020. Ringrazio Paolo Calvano e Marcella Zappaterra, Lorenzo Marchesini di Delta 2000, il progettista Amos Maccapani ed i tecnici comunali Fabio Zanardi e Leonardo Monticelli, il collaudatore Stefano Beltrami e la Pro Loco di Ariano rappresentata da Dario Zucconelli. Questo immobile, fiore all’occhiello della comunità, è definito “Il castelletto” ed è stato segnalato dal Club Unesco di Ferrara. E’ una testimonianza di cultura e civiltà ed ora dobbiamo iniziare a viverlo. Ospiterà i reperti archeologici ritrovati in zona Gombito ad Ariano e ci auguriamo di inserirlo, anche con la collaborazione dell’architetto Sergio Fortini, in un percorso archeologico con Adria ed Ariano Polesine (Museo di S. Basilio, ndr). Sarà anche la sede delle associazioni locali e dei seggi elettorali e sarà il centro civico della località. La sala al piano nobile sarà intitolata ai pittori locali Nevio Nalin ed Alfredo Zanellato”. “La bonifica è un pezzo di storia del nostro territorio – ha detto Stefano Calderoni, Presidente del Consorzio di Bonifica – quest’area è già patrimonio dell’Unesco. Restituire questo spazio ai cittadini, il cui canone d’affitto simbolico per il Comune di Mesola è di un euro per 99 anni, è fondamentale. Il nostro territorio è apprezzato da persone provenienti da tutt’Italia: si pensi che da maggio a luglio lo hanno visitato in più di 6.000. Prendetevi cura della Villa Ottagonale che è patrimonio di tutti”. “Questo recupero – ha detto Marcella Zappaterra – è stato il frutto di un straordinaria collaborazione in occasione del PSR 2014-2020 e quel bando fu un’occasione eccezionale: Codigoro e Mesola si portarono a casa quasi un milione di euro. Siamo all’inizio e non alla fine di un percorso; l’Amministrazione Comunale ha rispettato i tempi nonostante il Covid19 e ha vinto un concorso di progettazione a livello europeo. Questo territorio è stato inserito nella ciclovia Cadice-Limassol e adesso potrà vantare anche un percorso archeologico, bisogna progettare in grande e la Regione farà la sua parte per questo incredibile territorio”. “La Regione si è data come obiettivo di utilizzare al meglio i fondi del PNNR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ndr), fondi straordinari per fare cose straordinarie e contribuire alla trasformazione del territorio. Questo è un nuovo inizio per Ariano Ferrarese e per la ciclovia “Destra Po”. Crediamo che le aree interne possano avere un grande sviluppo; ci saranno molte opportunità che potranno esaltare il territorio”. Dopo il taglio del nastro, autorità e pubblico sono saliti al primo piano dove la sala è stata intitolata ai pittori arianesi Nevio Nalin ed Alfredo Zanellato. A parlare è stato l’assessore alla Cultura Lara Fabbri. “Dedichiamo il salone – ha detto l’assessore – agli artisti Nalin e Zanellato e questo spazio ospiterà la mostra permanente relativa ai reperti di epoca romana trovati negli scavi di Ariano. Questo porterà vanto e lustro alla nostra zona”. Strutturalmente il recupero di Villa Ottagonale è stato molto lungo ed impegnativo. Ce en parla il progettista, l’architetto Amos Maccapani. “Abbiamo consolidato gli orizzontamenti (i pavimenti , i solai ed il tetto, ndr) con fasciature in fibra di carbonio che ora sopportano un carico da 500 kg al metro quadro. La sala museale del primo piano ha una copertura in legno sostenuta da due capriate da 12 metri ciascuna ed 8 puntoni da 7 metri l’uno che disegnano la pianta ottagonale”. E Villa Ottagonale si caratterizza anche per essere un edificio ecologico, accessibile perchè privo di barriere architettoniche e con soluzioni tecnologiche moderne. “Abbiamo rifatto tutti gli infissi e gli impianti: – prosegue Maccapani – elettrico, idrico e di climatizzazione. Il riscaldamento è a pavimento con nanopolimeri attivati dall’elettricità prodotta dai pannelli fotovoltaici capaci di produrre 10 KW. Per coprire l’eventuale maggiore fabbisogno energetico, che deve soddisfare anche l’ascensore ed i fornelli ad induzione della cucina, l’edificio dispone di una disponibilità di 30 KW con prelievo dalla rete energetica. Il restauro ha osservato le prescrizioni della Sovrintendenza ai Beni Culturali che vincola alcuni elementi per il rispetto della storia e del pregio dell’immobile”.

Lorenzo Gatti


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