BOSCO – Mettere la panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, in un ambiente tradizionalmente maschile come un campo da calcio, è stata una scelta fortemente simbolica da parte dell’associazione “Dillo alla luna” e dell’Atletico Delta, sostenuti dall’Amministrazione Comunale. Così, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, Elois Tancini, presidente di “Dillo alla luna”, Fabrizio Mantovani, massimo dirigente della società sportiva, i loro soci, il sindaco Gianni Michele Padovani e l’assessore alla cultura Lara Fabbri insieme a numerose donne si sono ritrovati sotto il tendone allestito al comunale “Flores Mangolini” per la “loro” panchina rossa. Tra le letture di Catia e Mirella, la canzone di Laura Albertini e la coreografia di danza “Sei forte” di Giorgia Sofia Ruighi e delle allieve della scuola di danza “ASD Fly”, che hanno avuto lo stesso comune denominatore, gli amministratori hanno espresso le loro riflessioni. “E’ un cancro che bisogna debellare – ha detto Padovani – ed i fatti avvenuti non sono molto lontani da noi. La panchina rossa di Mesola, vicino al Palazzo della Cultura, sarà dedicata ad Ishrak Amine (la 21enne uccisa dal padre Mohammed Amine, poi suicidatosi, proprio a Mesola il 4 ottobre del 2015, ndr). “Sono stata felicissima – ha affermato l’assessore Fabbri – quando Elois mi ha proposto questa iniziativa. A Mesola abbiamo optato per il Palazzo della Cultura che ospita la biblioteca, luogo preferito da Ishrak, e sul cui prato già sorge l’albero a lei dedicato. A Bosco per il campo sportivo, luogo legato al mondo maschile, perchè è bello che i ragazzi vedano ogni giorno questo simbolo. L’esempio che diamo noi ai giovani è fondamentale per superare questa piaga; il femminicidio è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno fatto di violenze di vario tipo”. Sabato 27 novembre mattina a Mesola un’altra panchina rossa è stata inaugurata davanti al Palazzo della Cultura in Via Mazzini.
Lorenzo Gatti