Chiude l’asilo di Ariano

I pareri del consigliere comunale Mainardi e del sindaco Padovani - 3 September 2014

ARIANO – Brutta sorpresa per i cittadini di Ariano martedì mattina davanti all’asilo del paese: comunicazione di chiusura della struttura. “A fine giugno – spiega il consigliere comunale d’opposizione Luca Mainardi – la Fondazione Braghini Rossetti, che gestiva il nido e la scuola materna di Ariano Ferrarese, comunica con un cartello un aumento di 30 euro delle rette. La maggior parte dei genitori della materna, indispettiti dalle modalità con cui era stata presa questa decisione, aveva deciso di portare i figli altrove. Avvisata l’amministrazione comunale, si tiene un incontro con la fondazione che comunica di dover chiudere la materna nel caso in cui i bimbi vengano trasferiti altrove ma che il nido rimarrà aperto con i suoi oltre 20 iscritti”. “Circa 2 settimane fa – prosegue Mainardi – relativamente alla notizia informale che anche il nido avrebbe chiuso, alla faccia di quelle 20 famiglie già organizzate, contatto il sindaco, il vicesindaco e gli assessori competenti che sono disposti ad aumentare il contributo da 4.000 a 6.000 euro e a prendersi carico di alcuni lavori di manutenzione dell’importo di circa 2.000 euro a patto che, in accordo con la fondazione, i bimbi della materna tornino ad Ariano, almeno in 15, e non ci siano più di 8 iscrizioni al nido. Condizioni queste inaccettabili, non possono esserci discriminazioni di questo tipo. A questo punto, il parroco di Ariano prova un ultimo tentativo con la fondazione, con i genitori disposti ad aumentare la retta pur di mantenere il servizio. Ieri sera (lunedì, ndr), dopo esseresi riunita, la fondazione ha deciso per la chiusura totale”. “Un’amministrazione più attenta – continua Mainardi – avrebbe dovuto prendersi carico del problema in modo più serio e tempestivo visto che ha avuto due mesi per attivarsi. Tenendo presente inoltre che la frazione di Ariano è la più lontana dall’unico nido comunale che si trova a Bosco Mesola, l’amministrazione avrebbe dovuto lottare con tutte le forze o partecipare in maniera più incisiva visto che di soldi se ne spendono molti di più in opere pubbliche di quelli che servivano per salvare l’asilo. Non sono state salvaguardate le esigenze di quelle oltre 20 famiglie che si trovano letteralmente a piedi a fine agosto”. “Inutile contestare anche il comportamento inaccettabile della fondazione B. R. – chiosa il consigliere di minoranza (lista Creare Futuro) – che in un articolo del sito telestense.it dichiarava che non ci sarebbero state altre chiusure oltre a quella della scuola Barbieri di Ferrara. Se le famiglie fossero state avvisate subito, avrebbero avuto il tempo di organizzarsi. La chiusura della scuola si aggiunge alla lista dei servizi pietosi della nostra frazione e del comune. La perdita di servizi per l’infanzia come questo è lo specchio di quello che sarà il nostro futuro. Ed in più tre persone che lavoravano nella scuola perderanno il loro posto”.
Questa la risposta del sindaco Gianni Padovani.
“Imputare all’amministrazione comunale di essere stata poca attenta e tardiva rispetto al tema dell’asilo di Ariano è pura speculazione politica. La realtà invece è un’altra. Personalmente apprendo delle difficoltà di gestione della scuola da parte della fondazione Braghini Rossetti nel mese di luglio, informato dal consigliere di opposizione Luca Mainardi il quale, a nome di alcuni genitori, aveva organizzato una assemblea pubblica dei genitori a cui ha partecipato il vice sindaco che vive in quella comunità e l’assessore alla pubblica istruzione Lara Fabbri. Apprendiamo che, a seguito di un aumento delle rette da parte della fondazione, molti genitori, irritati dalla scarsa comunicazione avevano già scelto di iscrivere i propri figli nella suola materna privata di Ariano Polesine che dista poche centinaia di metri dalla comunità ferrarese”.
“A seguito di questo incontro – prosegue il primo cittadino – si è cercato di trovare una soluzione al problema e si sono succeduti vari incontri tra l’amministrazione e la fondazione Braghini Rossetti. Ho incontrato lo stesso consigliere Mainardi in data 13 agosto ed abbiamo cercato di trovare una alternativa di gestione chiedendo un preventivo di spesa ad una cooperativa che ha confermato le difficoltà economiche di gestione. Abbiamo confermato la disponibilità di mettere in campo ulteriori contributi per poter collaborare e il 21 agosto, dopo aver incontrato il presidente e segretario della fondazione, unitamente al parroco di Ariano don Giorgio, ho presenziato una riunione serale alla presenza di una nutrita rappresentanza dei genitori i quali hanno confermato l’intenzione di mantenere le iscrizioni all’altra scuola. In quella riunione solo il genitore Mainardi ha avanzato critiche all’amministrazione, i rimanenti genitori non hanno fatto cenno a questo. Ritengo pertanto che la chiusura della scuola non vada imputata ad una intempestiva azione dell’amministrazione, bensì alla scelta della fondazione di chiuderla suffragata anche dalla mancata conferma degli iscritti”.

Lorenzo Gatti


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