Autovelox strumento imperfetto per la sicurezza

Anio Benazzi (Autoscuola 2000) commenta i dati dei velox di Mesola e Codigoro - 19 June 2024

MESOLA – Dopo la recente presentazione dei dati relativi ai due autovelox installati sulla Statale Romea all’altezza di Mesola e di Pomposa, Anio Benazzi, titolare dell’Autoscuola 2000 di Mesola e “paladino degli autovelox giusti”, ritorna sull’argomento multe.

“I Sindaci di Mesola, Goro e Codigoro hanno reso noti i dati statistici dei due autovelox – esordisce Benazzi – posizionati sulla statale Romea, uno in comune di Codigoro al chilometro 44+550 poco prima dell’abbazia di Pomposa in direzione Ravenna, e l’altro a Mesola al chilometro 53+947, poco prima dell’abitato mesolano fornendo grande risalto al lato economico evidenziando che tanti stranieri non pagano le multe, omettendo però l’analisi dell’elevatissimo numero di sanzioni rilevate: 17.314 per superamento entro i 10 km/h, 6.015 tra 10 e 40 km/h, 85 tra 40 e 60 km/h e 6 oltre i 60 km/h, per un totale di 25.627 sanzioni, da cui risulta il superamento dei 110 km/h fatto da 91 automobilisti. Per cui viene da pensare che i veri spericolati non siano poi tanti, confrontati con le statistiche dell’Istat che indicano come causa di incidenti il 15% per guida distratta, il 13,7% per mancata precedenza o semaforo e solo il 9,3% per velocità troppo elevata anche se i Sindaci la mettono al primo posto per giustificare il continuo abbassamento dei limiti e l’installazione di nuovi autovelox per i quali ricorrono anche all’ipocrisia del numero dei morti sulle strade senza distinguere gli incidenti dovuti all’alta velocità da quelli causati da disattenzione o altri motivi”.

“Nello stesso tempo l’argomento autovelox – prosegue il titolare dell’autoscuola – è approdato prepotentemente nei talk show televisivi con l’entrata in scena di “Fleximan”, che sicuramente non è un eroe, ma non lo sono neanche quei Sindaci che utilizzano lo strumento come bancomat e non vogliono prendere atto dei progressi tecnici dei veicoli, affidandosi al comodo assioma “Più multe, più sicurezza” realizzando una tassa occulta penalizzante per lo stipendio di operai che tutti i giorni si recano al lavoro incorrendo, ad esempio, in 17.314 sanzioni inferiori agli 80 km/h su strada extraurbana più larga di 10 metri. Motivazioni queste per cui vedono in Fleximan il loro “eroe”, non sentendosi difesi a sufficienza da Giudici e Prefetti dalle multe telematiche a tradimento pianificate per appagare la voracità di Sindaci spregiudicati nel “giocare a nascondino” con apparecchi che non mettono in sicurezza una strada ma solo un punto, superato il quale si accelera per recuperare il tempo perso senza controllo delle gomme lisce, dei fari spenti o guasti, di conducenti sempre al cellulare, senza occhiali, se prescritti, o senza patente o senza cinture di sicurezza o ubriachi, con bambini in auto senza seggiolino, veicoli privi di assicurazione e così via”.

“La vera sicurezza – continua – non la fa l’ubriacamento degli automobilisti con limiti che scendono e salgono in continuazione, ma una circolazione il più possibile a velocità uniforme, che limita le frenate ed i sorpassi di autoveicoli che circolano costantemente su strada extraurbana a 50 o 60 km/h per non prendere la multa, assopendo sempre più i loro riflessi, tanto che, a fronte di un pericolo improvviso, rischiano l’incidente. Questo lo afferma uno come me che dal 1969 è impegnato, non solo nelle lezioni di guida, ma anche nell’insegnamento del mestiere a tanti istruttori, adottando il principio che lungo le strade “sbaglia chi va troppo forte, ma anche chi va troppo piano”, in quanto chi circola a 80, 90 km/h guida con un po’ di adrenalina e di prontezza di fronte ad un pericolo, per cui affermo che i Sindaci devono dimenticare gli incassi milionari tarando tutti gli autovelox nei rettilinei delle strade extraurbane a 90 km/h in modo che si possa circolare, non con gli occhi puntati alla banchina delle strade extraurbane per non farsi sfuggire un limite di velocità o un autovelox posto dietro un albero, ma concentrati sulla precisa percezione dei pericoli in relazione al traffico, alle condizioni atmosferiche ed alla strada tenendo una velocità sicura entro il limite generale in relazione alla tipologia della stessa strada”.

“Ci sono in giro autovelox che incassano poche migliaia di euro all’anno? – chiosa Benazzi – No, infatti la loro ubicazione ed il limite di taratura viene scelto in funzione di una previsione di multe consistenti, altrimenti non si installa, ecco uno dei motivi per cui gli automobilisti inneggiano a Fleximan come supereroe”.

Lorenzo Gatti


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