BOSCO – I commercianti di Bosco sono rimasti choccati per l’aggressione avvenuta negli scorsi giorni in paese quando un loro collega è stato aggredito e rapinato da un malvivente che è poi fuggito con il maltolto, che, da alcuni giorni, hanno promosso una raccolta firme, presso i loro esercizi, rivolta all’Amministrazione Comunale ed alla forze dell’ordine, affinchè una pattuglia sorvegli più spesso la piazza. Sono già state raccolte numerose firme.
In generale è l’intera comunità ad essere ancora turbata per il grave episodio avvenuto in serata ed in pieno centro, cioè in Piazza Vittorio Veneto, che ha visto come sfortunato protagonista un commerciante del paese derubato di circa 3mila euro, l’incasso di giornata. La vittima era stata percossa e privata della somma ed aveva chiamato il 112 raccontando ai militari che un uomo con il volto coperto da una mascherina, dopo essere sceso dalla propria auto, gli si era avvicinato, mentre lui si trovava alla guida della propria vettura, lo aveva colpito con un pugno al volto e gli aveva sottratto il borsello scappando poi a bordo di un’utilitaria grigia guidata da un complice. Sul grave episodio, assolutamente inedito per la frazione mesolana, indagano i carabinieri della Compagnia di Comacchio.
“Io approvo questa richiesta come segnale rivolto alle istituzioni ed alle forze dell’ordine – dice il sindaco Gianni Padovani – per un maggiore controllo ed attenzione nei confronti della sicurezza di tutti. Siamo consapevoli che questo avviene, che le telecamere stanno facendo un ottimo lavoro riducendo di molto la percentuale dei furti e ci rendiamo conto che non saranno mai sostitutive ed esaustive poichè, chi è dedito a delinquere, continuerà a farlo: in ogni caso non dobbiamo mai abbassare la guardia ed è per questo che abbiamo chiesto l’installazione e l’attivazione di nuove telecamere a completamento del progetto iniziale. Questo sarà il terzo intervento in tal senso e speriamo di ridurre ancor più eventi spiacevoli come l’ultimo avvenuto ai danni del nostro concittadino”.
“L’ultima conta eravamo a circa 140 firme – (ora saranno ben oltre n.d.r.) spiega Cesare Freguglia del Crai di Bosco, uno dei promotori della petizione – la gente è scettica ma bisogna tentare. Più firme si raccolgono e più diamo voce al paese. Come ho già detto, credo che fatti come quello successo a Bosco capitino un po’ dappertutto ma è come la comunità risponde che conta. Non diamo per scontato che la nostra voce non serva”.
Lorenzo Gatti