MESOLA – Il consiglio comunale dello scorso 6 novembre, con l’assise al completo, è stata l’occasione per il gruppo d’opposizione “Mesola Cambia”, per voce del suo capogruppo Carlo Ragazzi, che è anche presidente del CUM, di rispondere al sindaco in merito all’intervista da lui rilasciata alla Nuova Ferrara lo scorso 23 ottobre, relativa alla pista da motocross realizzata dal Motoclub “El Vagabundo”, su terreni presi in affito dal CUM, di cui il capogruppo è presidente, in località Italba. Le dichiaraziono del primo cittadino riguardavano il ricorso al TAR presentato dal CUM contro la delibera di Giunta con cui si approvava il ripristino forzoso dell’area da parte del consorzio al costo di 47.000 euro ma con un capitolato d’opera che potrebbe superare gli 80.000 euro. Ragazzi ed il consigliere dello stesso gruppo Valentina Bonazza, nelle comunicazioni precedenti il dibattito, hanno evidenziato che la pista di motocross fu oggetto di due DIA (Denuncia di inizio attività , ndr) nel 2004 e nel 2005, e fu autorizzato dal RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio, ndr). Attraverso un’altra DIA del 2007 e con il parere favorevole della Commissione Edilizia l’anno successivo, il Comune acconsentiva alla costruzione della struttura e rilasciava un’autorizzazione temporanea. I consiglieri hanno poi sottolineato come i gestori della struttura abbiano sempre informato l’Amministrazione Comunale delle attività che si svolgevano, come quest’ultima abbia continuamente acconsentito e tollerato che l’attività agonistica si svolgesse e che il CUM abbia segnalato fin dal 2015 al Comune la pericolosità dell’impianto realizzato dal motoclub a seguito di alcuni incidenti che si erano verificati, arrivando a chiedere un incontro col sindaco ed un tecnico comunale svoltosi in municipio nel 2016. Per Ragazzi e la Bonazza la Giunta non ha mai inibito l’attività del motoclub, da sempre nota a tutti e visibile dalla strada, e fu il CUM a segnalare l’esistenza di abusi edilizi. Inoltre, il procedimento di ripristino forzoso dell’area avviato dalla Giunta non ha atteso che il consorzio avesse nuovamente la disponibilità dell’area, ancora non rilasciata dal motoclub, e la cifra dello spianamento dell’area indicata dal sindaco alla stampa, 47.000 euro, appare esorbitante ai due consiglieri. La chiosa finale è stata di carattere politico in quanto, nella scorsa campagna elettorale, “Mesola Cambia”, non ha mai sostenuto che il Comune dovesse cancellare le cause col CUM. Nel prosieguo del consiglio, è stata poi ratificata, con voto favorevole della maggioranza e l’astensione delle minoranze, la variazione di bilancio di 22.000 euro, adottata d’urgenza nei giorni scorsi dalla Giunta, per la messa in sicurezza dell’asilo e della scuola materna di Bosco colpite da infiltrazioni d’acqua.
Lorenzo Gatti