La “reunion” dei Mangolini

Esistono anche due discendenti in Brasile - 4 October 2017

BOSCO – Una rimpatriata fra Mangolini che ha contato ben 128 persone arrivate anche da Codigoro, Mantova, Modena e Vercelli al pranzo fra persone che portano lo stesso cognome, diffusissimo a Bosco, svoltosi sabato scorso presso lo stand gastronomico della 15a “Sagra del radicchio”. Un numero che ha sorpreso anche gli organizzatori impegnati nella preparazione di questa “reunion” da mesi. L’anno scorso, per la prima edizione del raduno, si ritrovarono al pranzo in Via Gigliola, in Piazza Mangolini appunto, in duecento con gente arrivata da Mantova, da Modena e dall’Abruzzo. Durante il pranzo Danilo Roma, emigrante partito dal paese tanti anni fa e giunto per l’occasione da Torino, e la “Mangolini Bad Band”, formata da Giuliano Massarenti e Norberto Mangolini, accompagnati alla fisarmonica dal sindaco Gianni Padovani, ha proposto alcuni omaggi musicali agli indimenticati artisti”boscaroli” Bruno Salmi, cantante, e Gianni Catozzi, autore e musicista. Nello stand era visibile l’esposizione dei vari alberi genealogici dei Mangolini, in quanto ne esistono diversi ceppi, ed in più le foto di due super-discendenti che ora vivono in Brasile: Joao Paulo Mangolini, medico, ed Antonio Carlos Mangolini, ristoratore, in contatto con gli organizzatori attraverso i social. Un riconoscimento particolare, sotto forma di torta, è stato tributato ai decani fra i Mangolini: Sotero, 91enne e più anziano tra i presenti, ed Edda, 90enne, proclamati “il re e la regina” della giornata. Dopo il pranzo, visita guidata ai bunker tedeschi della seconda guerra mondiale, situati nella pineta mesolana, con la guida del gruppo Mappe di Comunità. (Nella foto: Sotero Mangolini)

Lorenzo Gatti


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