MESOLA – In questi ultimi giorni anche il clima politico in Comune è stato ravvivato dalla moltitudine di furti che hanno colpito ripetutamente il territorio ed hanno provocato considerevole preoccupazione nella popolazione. Su ciò che è accaduto nell’ultimo consiglio comunale e sul problema, è intervenuto il capogruppo di opposizione di “Creare Futuro”, Primo Marchetti.
“Quello che ho visto nell’ultimo consiglio comunale – esordisce il capogruppo di minoranza – non l’avevo mai visto in quasi trent’anni di vita politica: un esponente della maggioranza ha presentato un’interrogazione fuori dall’ordine del giorno; per regolamento devono essere presentate in forma scritta, prima della convocazione della commissione dei capigruppo, cosa che non era stata fatta, i quali devono ritrovarla nel loro fascicolo così come tutti i consiglieri”.
“L’elemento che più stride – continua il capogruppo – con questa mancanza di rispetto del regolamento consigliare e delle opposizioni (che sono due gruppi, ndr) è stata la presenza in aula di una decina di persone, sedute nello spazio riservato al pubblico, di solito tristemente deserto. Il fatto che ha causato questa insolita presenza è stata l’interrogazione suddetta che evidenziava i numerosi furti avvenuti recentemente nel nostro comune ed i presenti rappresentavano le ronde notturne formatesi a Bosco. Va detto però che i furti si sono verificati in tutte le frazioni, quindi doveva essere coinvolta tutta la cittadinanza e non si doveva puntare a tutelare solo il proprio orticello. Ciò che mi preoccupa maggiormente sono queste paure e questa ribellione tali da indurci a cercare la giutizia fai da te”.
“A mio avviso – prosegue Marchetti – tutto ciò rappresenta una sconfitta per questa Amministrazione e soprattutto la scarsa considerazione che le isituzioni hanno per questo territorio. Infatti, perchè dopo le chiusure delle caserme di Ariano e Bosco, non sono aumentati i militari nella stazione di Mesola? A tal proposito vi erano degli accordi ben precisi che tenevano conto della vastità e della vulnerabilità del territorio. Quale ruolo hanno le guardie forestali, oggi integrate nell’Arma? Perchè la polizia municipale, dotata di armi, non svolge un ruolo di sorveglianza anzichè opprimere i cittadini con sanzioni al codice della strada?”
“Coinvolgiamo sulla questione tutte le associazioni di categoria – chiosa il consigliere comunale – aprendo un tavolo di confronto e di iniziative alla presenza, a vario titolo, di tutte le istituzioni. Sicuramente scongiureremo ipotesi di giustizia sommaria evitando di mettere a repentaglio l’incolumità delle persone. In questi casi sarebbe intelligente ammettere le proprie responsabilità , ricercando la collaborazione di tutti ed evitando di perorare i singoli casi ma spostare l’attenzione su quanto non è stato fatto e su quello che si dovrà fare”. Da lunedì 13 a Bosco è cominciata la serie di incontri tra la popolazione, il sindaco Gianni Padovani ed il maresciallo dei carabinieri Francesco Mutri sul tema.
Lorenzo Gatti